Ancona-Osimo

La Cgil a congresso ad Ancona

I lavori, che si svolgono alla Mole, saranno aperti mercoledì 21, alle ore 9.30, dalla segretaria generale Daniela Barbaresi. Nelle Marche il sindacato conta oltre 174.464 iscritti di cui il 49% sono donne

Daniela Barbaresi, segretario regionale Cgil
Daniela Barbaresi, segretario regionale Cgil

ANCONA – “Il lavoro è” è il titolo del 12esimo congresso della Cgil Marche che si tiene alla Mole Vanvitelliana, ad Ancona, mercoledì 21 e giovedì 22 novembre. Attesi 270 delegati dal territorio. «Un congresso che si celebra in un momento particolarmente difficile, dopo dieci anni di crisi economica e occupazionale che hanno lasciato ferite profonde nel tessuto sociale marchigiano», spiegano dal sindacato. I lavori saranno aperti mercoledì 21, alle ore 9.30, dalla segretaria generale Daniela Barbaresi e chiusi dalla segretaria nazionale Gianna Fracassi.

Nel corso della campagna congressuale, si sono svolte oltre 1.800 assemblee nelle quali hanno votato oltre 33.000 lavoratori e pensionati pari al 21% degli iscritti alla Cgil. Nelle assemblee sono stati discussi e votati due documenti: quello la cui prima firmataria è Susanna Camusso, che ha ottenuto il 97% dei consensi e quello di Eliana Como che si è fermato a poco meno del 3%.

«“Il lavoro è” è il tema di questo congresso, proprio per sottolineare la necessità di affermare la centralità del lavoro e l’urgenza di risposte concrete mettendo al centro dell’azione politica il lavoro e il rilancio delle attività produttive e dell’occupazione, e soprattutto dell’occupazione stabile e di qualità», spiegano.

La Cgil si conferma la più grande organizzazione presente nel paese. Nelle Marche conta oltre 174.464 iscritti al 31.12.2017, di cui il 49% sono donne. In 10 anni gli iscritti attivi sono cresciuti del 5% e rappresentano il 17% del complesso dei lavoratori dipendenti marchigiani (15% nel 2008); nei primi 10 mesi del 2018 si registra un incremento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2017.

«Dunque, nonostante la lunga crisi economica e la diffusa e crescente precarietà che sta mettendo a dura prova il mondo del lavoro e la condizioni di tante persone, la Cgil conferma la propria capacità di rappresentanza. Questi numeri dimostrano il profondo radicamento».

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