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Sanità, Fumelli di Anaao Assomed traccia le priorità: «Stabilizzazione dei professionisti e ricerca specializzandi» – VIDEO

"La sanità Pubblica a una svolta: è l'ora dei professionisti" è il titolo del convegno promosso da Anaao Assomed e Nursind, culminato con la nomina di Fumelli a successore di Oriano Mercante. Ecco le sfide del neosegretario

ANCONA – «La ricerca e la stabilizzazione dei professionisti già disponibili» insieme «alla ricerca di nuovi professionisti nelle scuole di specializzazione» i punti in testa alla lista delle priorità del nuovo segretario regionale Anaao Assomed, Daniele Fumelli e «motivo del nostro lavoro presso le amministrazioni nei prossimi anni». “La sanità Pubblica a una svolta: è l’ora dei professionisti” è il titolo del convegno promosso da Anaao Assomed e Nursind, culminato con la nomina di Fumelli a successore di Oriano Mercante, che ha traghettato il sindacato dei medici dirigenti in una delle fasi più complesse della storia della sanità.

«L’emergenza pandemica ha dimostrato che c’è bisogno soprattutto di professionisti più che di macchinari – ha fatto notare il neo segretario regionale Anaao Assomed – il Pnrr investirà molto sui macchinari e niente sui professionisti: dobbiamo incentivare assolutamente questo tipo di spesa». Fumelli ha sottolineato la necessità di un confronto serrato con la Regione sui temi della sanità: «Ci sarà la necessità di riprogrammare la ripartenza alla luce di quello che abbiamo visto in pandemia» ha detto, sottolineando la necessità di coinvolgere i giovani, «non solo assumerli, ma proprio coinvolgerli nel sistema sanitario nazionale, rendendolo appetibile, perché al momento il servizio sanitario pubblico non sembra più esserlo».

Daniele Fumelli, segretario Anaao Assomed Marche

Il segretario nazionale Anaao Assomed Carlo Palermo ha spiegato che «la sanità ha importanti ricadute a livello economico, lo ha dimostrato la pandemia – ha aggiunto – perché la salute per i cittadini italiani è fondamentale per i processi di produzione: senza salute è difficile lavorare e abbiamo delle ricadute negative sul prodotto interno lordo». Per questo secondo Palermo «l’investimento in sanità è cruciale, non solo per gli aspetti macroeconomici generali» ma anche «per poter permettere l’accesso alle cure dei cittadini italiani in un contesto di peggioramento generale, perché stiamo andando verso una economia di guerra, verso una caduta del Pil, con il rischio forte di recessione e le infrastrutture sociali che tutelano la salute sono fondamentali per mantenere la coesione sociale in Italia».

Toccando il tema del personale, sia Fumelli che Palermo hanno sottolineato che non mancano medici, ma specialisti: «Nei prossimi 10 anni formeremo 140mila laureati in medicina» una quota che guardata in prospettiva «è sufficiente – osserva Palermo – e anzi potremmo anche cederli all’Europa». Secondo il segretario nazionale Anaao Assomed i sistemi sanitari nel futuro avranno bisogno di un rafforzamento anche in termini di formazione.

Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao

«Il problema non è il numero dei medici che saranno formati, perché questi bastano – ha detto Palermo -, mancano gli specialisti» una eredità, per così dire della «spending review». Tra gli specialisti di cui ci sarà una maggiore carenza, quelli di «emergenza urgenza, pronto soccorso, anestesisti e rianimatori e poi i pediatri, i chirurghi generali». Professionisti che occorreranno anni per essere formati, nel frattempo, «nell’attesa di coprire questi 4-5 anni, il primo punto è quello di stabilizzare l’enorme precariato che abbiamo creato con la pandemia, perché su 20mila assunzioni di medici c’è tutto, pensionati, non pensionati, specializzati, ma quelli a tempo indeterminato sono appena 1.300, per il resto sono precari che vanno stabilizzati.

Anaoo Marche

Il segretario regionale uscente Oriano Mercante giunto al termine di due mandati durati nel complesso 8 anni, nella sua relazione si è soffermato sulle criticità nel sistema sanitario nazionale accentuate dalla pandemia. «Sono stati anni molti intensi nei quali la sanità regionale ha vissuto la crisi della tragica pandemia mondiale che ha messo in evidenza tutta l’inadeguatezza del sistema sanitario nazionale – ha detto – e l’incapacità o la mancanza di volontà politica di programmare scontrandosi con le carenze di risorse e di organico».

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