Ancona-Osimo

Inteatro Festival compie 40 anni. A Polverigi e ad Ancona 17 spettacoli tra identità e trasformazione

Dal 21 giugno all’1 luglio, tornerà la rassegna internazionale a cura di Marche Teatro. Quattordici artisti, diciassette titoli e ventiquattro repliche, alla scoperta di nuovi talenti e linguaggi contemporanei

Titans (ph. Elina Giounanli) di Euripides Laskaridis & Osmosis Performing Arts Co

ANCONA – Inteatro Festival, nato tra le colline marchigiane nel borgo di Polverigi, festeggia quest’anno 40 anni. Dal 21 giugno all’1 luglio, tornerà la rassegna internazionale alla scoperta di nuovi talenti e linguaggi contemporanei, che in questa edizione sarà incentrata sull’apparente contraddizione tra identità e trasformazione. Quattordici artisti, diciassette titoli e ventiquattro repliche nei quattro giorni di Polverigi (21-24 giugno) e nelle giornate di Ancona  (27 giugno 1 luglio), quest’ultime interamente dedicate al lavoro del drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour, in esclusiva per l’Italia, dal titolo autobiografico Nassim.

Conferenza di presentazione di Inteatro Festival

«Da 40 anni Inteatro permette di scoprire autori nuovi – dichiara Gabriella Nicolini, presidente di Marche Teatro – ed è una risorsa capace di creare lavoro. Bisogna avere il coraggio di investire sui giovani e di trovare nuovi talenti. Dobbiamo dare al pubblico la possibilità di conoscere nuovi linguaggi». «Tutti gli spettacoli in programma sfidano il gusto comune e vanno oltre – dichiara Velia Papa, direttrice di Marche Teatro – perché il festival ospita linguaggi contemporanei ed esperimenti che rappresentano una sfida. Tanti saranno gli artisti, dal regista greco Euripides Laskaridis a Gary Stevens, uno dei più originali performer della scena britannica».

«È un festival di assoluto rilievo internazionale – dichiara Paola Marchegiani in rappresentanza della Regione Marche – l’innovazione teatrale e l’alta formazione caratterizzano da ormai 40 anni questa rassegna». «Quest’anno per Ancona – dichiara Paolo Marasca, assessore comunale alla Cultura – ci siamo concentrati su un unico spettacolo di grande spessore dello scrittore e regista iraniano Nassim Soleimanpour. Questo festival è uno degli appuntamenti più importanti della regione, dedicato alla contemporaneità e alle sperimentazioni». «Il festival – sottolinea Daniele Carnevali, sindaco di Polverigi – è strettamente legato a villa Nappi, sede di tantissime residenze artistiche e, presto, grazie ad alcuni fondi saranno effettuati degli interventi nei locali e nel parco».

Song for Gigi di Benjamin Verdonck

Il Festival, curato da Marche Teatro, si aprirà giovedì 21 giugno al teatro della Luna con Euripides Laskaridis, regista e performer poliedrico ospitato nei più importanti festival d’Europa. Temi dominanti che caratterizzano la sua identità artistica sono il ridicolo e la trasformazione e il 21 giugno l’artista greco presenterà Titans, mentre il 23 giugno il suo ultimo lavoro Relic. Due creazioni che giocano a non prendersi troppo sul serio, che vanno dal regno metafisico popolato di divinità di Titans fino al mondo terrestre dopo la fine della ragione di Relic. Sempre il 21 giugno, ancora teatro con Benjamin Verdonck che, al Cinema Italia, presenterà  la sua nuova creazione Song per Gigi (prima ed esclusiva nazionale). Tra scatole magiche, musica, ombre, immagini in movimento proporrà un’elegia visiva che lavora sulla trasformazione delle immagini. La serata si chiuderà con Gary Stevens, performer, regista e video maker uno dei più originali artisti della scena britannica che presenterà il suo Uno di noi che nascerà a Polverigi (prima nazionale). Stevens, uno degli ideatori della celeberrima serie televisiva per bambini Teletubbies, è riconosciuto per il suo rigore e allo stesso tempo per spettacoli sempre immediati e straordinariamente divertenti.

How to destroy your dance di Collettivo Cinetico (ph. Marco Caselli Nirmal)

Venerdì 22 giugno la protagonista sarà la danza. Aprirà la serata, al Cinema Italia, il nuovo lavoro della giovane coreografa Giorgia Nardin, Minor Place, una pratica di esposizione collettiva dove il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente allo spettacolo. Seguirà la performance per un danzatore e sette corvi tassidermizzati di Francesco Marilungo Love Souvenirs (prima nazionale), dove a vestire i panni della Maddalena, sarà un uomo. Greta Francolini presenterà invece alla Sala Sommier, Ritornello dove la danza si dedicherà completamente alla musica e dove la struttura sarà la prima traccia dell’opera del compositore William Basiski, “The Disintegration Loops”. Collettivo Cinetico, diretto dalla pluripremiata Francesca Pennini, proporrà il site specific, creato per la chiesa di Villa Nappi Shibari (prima nazionale). Chiuderà il secondo giorno di festival il gruppo formato da coreografi italiani ed egiziani: Tommaso Monza, Giovanna Rovedo, Ibrahim Abdo, Shady Abdelrahman che presenteranno in prima italiana Green leaves are gone, un lavoro su come la realtà declina il concetto di “sparizione”. Il gruppo fa parte del progetto artistico a cui aderisce Inteatro Festival: Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018.

To be Banned from Rome di Annamaria Ajmone e Alberto Ricca

Sabato 23 giugno la serata si aprirà al teatro della Luna di Polverigi con Relic di Euripides Laskaridis, mentre al Cinema Italia ci sarà un doppio appuntamento con il performer Andrea Costanzo Martini con What happened in Torino, viaggio tra stati d’animo ed espressione corporea a cavallo tra realtà e finzione. Con uno sguardo critico alle televendite televisive, il testo che accompagnerà la danza è una libera traduzione dell’icona delle televendite Vanna Marchi. Seguirà Occhio di bue, performance incentrata sulle relazioni di potere che si instaurano, durante uno spettacolo, tra danzatore, coreografo e pubblico. Con To be banned from Rome  la coreografa Annamaria Ajmone e il musicista Alberto Ricca, presenteranno uno spettacolo di indagine tra passioni e ossessioni, dentro i luoghi virtuali della rete e l’effetto ambivalente che la rete ha sulle persone che la utilizzano come strumento per costruirsi una cerchia di contatti ideale. Chiuderà la serata al Parco Damnoosh di Sina Saberi nell’ambito del progetto Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers 2018. La performance, originale cerimonia del tè, offrirà uno sguardo sulla cultura iraniana tradizionale attraverso le narrazioni autobiografiche dell’artista. Prima dello spettacolo di Sina Saberi, ci saranno Uno di noi di Gary Stevens e, nella palestra della scuola media How to destroy your dance del Collettivo Cinetico, nuova produzione e site specific che coinvolgerà 16 danzatori.

Prisma di Alessandro Sciarroni & Masbedo

Domenica 24 giugno la serata si aprirà al Cinema Italia con Prisma di e con Alessandro Sciarroni & Masbedo. Sciarroni è l’artista italiano più invitato all’estero. I suoi spettacoli sono ormai dei piccoli classici nel panorama del contemporaneo. Masbedo è un duo di video artisti perfettamente riuscito che giocando con le immagini crea performance emozionali. Prisma trae ispirazione da uno dei primi lavori del coreografo “Cowboys”, dove l’identità degli interpreti viene privata della sua riconoscibilità attraverso l’uso di specchi “indossati” davanti al viso: il corpo perde così definizione, fondendosi con lo spazio e con lo sguardo del pubblico. In Prisma il ritmo diviene più dilatato e il nuovo elemento video dialoga con i corpi “acefali” dei performer, creando una rifrazione di immagini e colori che si riverbera sugli specchi.

Seguirà alla Luna la prima nazionale di Avalanche di e con Marco D’Agostin. In Avalanche i due esseri umani protagonisti vengono osservati da un occhio ciclopico, sono Atlanti che camminano all’alba di un nuovo pianeta, dopo essersi caricati sulle spalle la loro millenaria tristezza. La danza si pone in una costante tensione verso l’infinito dell’enumerazione, alla ricerca accanita di un esito, di una risoluzione, interrogando la questione del limite e dunque, in ultima istanza, della fine. Repliche per Collettivo Cinetico con How to destroy your dance e per Gary Stevens con Uno di noi.

Nassim Soleimanpour

Inteatro Festival si sposterà poi ad Ancona, al Ridotto del Teatro delle Muse, dove dal 27 giugno all’1 luglio lo scrittore e regista iraniano Nassim Soleimanpour presenterà, in prima ed esclusiva italiana, per cinque repliche lo spettacolo Nassim, una vera celebrazione della vitalità del teatro. Lo spettacolo vedrà in scena, ogni sera, un attore diverso, un meccanismo che l’artista aveva utilizzato nel precedente pluripremiato “White rabbit, red rabbit” in quanto non gli era permesso uscire dall’Iran. Ora, in esilio a Berlino, Nassim Soleimanpour è un uomo libero ma utilizza la stessa modalità, facendosi aiutare a raccontare la sua storia, ogni sera, da un interprete diverso. Lo spettacolo si rivelerà un originale dialogo tra l’autore, l’interprete e il pubblico ed esplorerà il potere del linguaggio come motore di aggregazione e riflessione in questa epoca incerta.

Durante il festival, il 23 giugno a Polverigi si svolgerà Crossing the sea, performing worldwide: Why, Where, How, un incontro per operatori di settore dedicato alle politiche di internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo, mentre dal 27 al 30 giugno, ad Ancona, si svolgeràl’incontro tra i partner del Progetto Europeo Interreg vinto da Marche Teatro, I-Archeo.S Integrated system of the Natural and Cultural Heritage and the Cultural Activities.

 

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