Ancona-Osimo

Pala Gozzi a Milano: in dieci giorni 20mila visitatori

Sono già tantissimi i milanesi e i turisti che hanno ammirato il capolavoro di Tiziano a Palazzo Marino. L'assessore Marasca: «Decine di migliaia di persone stanno condividendo con noi la bellezza della Pala Gozzi»

Pala Gozzi, particolare con la Madonna e il Bambino

ANCONA – La pala d’altare “Sacra conversazione”, proveniente dalla Pinacoteca Civica del capoluogo dorico, è il capolavoro protagonista del tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino. Il capolavoro di Tiziano è esposto nella sede del comune di Milano dal 5 dicembre e già è stato ammirato da circa 20mila visitatori.

Paolo Marasca, assessore alla Cultura
Paolo Marasca, assessore alla Cultura

«Mi hanno chiamato da Palazzo Marino – scrive entusiasta sui Fb l’assessore alla Cultura, Paolo Marasca – per dirmi che le brochure su Ancona che abbiamo realizzato per la mostra del Tiziano sono in esaurimento, e mi hanno chiesto di averne altre. Il numero dei visitatori è attorno ai 20mila ormai. I motivi di orgoglio sono molti: la promozione della città (c’è un video, c’è il materiale, c’è il catalogo, c’è il quadro, ci sono circa 120 uscite sulla stampa e in tv sino ad ora); la convinzione sempre maggiore che Ancona può essere identificata con la sua cultura e il suo patrimonio, e come capoluogo di una regione bellissima. Ma soprattutto, lasciatemelo dire, la gioia legata al fatto che decine di migliaia di persone stanno condividendo con noi la bellezza della Pala Gozzi. Certo, altrettante vogliamo portarne qui ad Ancona, ad ammirarla. Ma ora, sono tante, e lei è felice, perché un dipinto è felice quando lo si guarda».

La pala Gozzi
La pala Gozzi esposta a Palazzo Marino

La grande pala d’altare (olio su tavola, 312 x 215 cm) dipinta nel 1520 dall’allora trentenne Tiziano per il mercante di Dubrovnik Alvise Gozzi, e destinata all’altare principale della chiesa di San Francesco ad Alto ad Ancona, rappresenta un momento fondamentale nell’iter pittorico di Tiziano. È infatti il primo dipinto firmato e datato di Tiziano che si conosca: in un cartiglio centrale in basso si legge infatti ALOYXIUS GOTIUS RAGOSINUS / FECIT FIERI / MDXX / TITIANUS CADORINUS PINSIT. La tavola è una tappa decisiva nell’affermarsi di una nuova forma di pala d’altare, svincolata dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento. Una rivoluzione che era stata intuita da Leonardo con la Vergine delle Rocce, proseguita da Raffaello, ma interpretata da Tiziano con uno spirito aperto alla natura.

L’opera sarà visitabile fino al 14 gennaio, tutti i giorni, dalle 9.30 alle 20, con ingresso libero (giovedì dalle 9.30 alle 22.30). I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo.

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