Ancona-Osimo

Moda e design, la moda in movimento di Cristina Tajariol

Il concetto di moda e creatività dell’anconetana Cristina Tajarol è rivolto alle piccole cose, all’attenzione ai particolari e al valore del tempo. Parte da Ancona il tour del suo Atelier con la sfilata evento, domani 1 ottobre, alla Mole Vanvitelliana

ANCONA- Partirà da Ancona il tour di moda e design itinerante dell’atelier made in Marche ideato dalla stilista Cristina Tajarol

Tra influencer, fashion blogger e una pubblicità che favorisce sempre i soliti noti, il concetto di moda e creatività dell’anconetana Cristina Tajarol è rivolto alle piccole cose, all’attenzione ai particolari e al valore del tempo.

L’influencer di Cristina è stata fin da piccola la nonna che ammirava guardandola cucire gli abiti nella sua sartoria. Gli studi d’arte a Bologna e le esperienze tra Modena e Milano, dove ha avuto la possibilità di lavorare per grandi griffe come Armani e Ferrè, assieme ai tanti viaggi, l’hanno ispirata per il suo progetto di Evento/Mercato dove le collezioni prendono vita e arrivano al cliente costituendo una piccola comunità di storie, idee e persone con un’attenzione verso le nuove generazioni.

Cristina Tajariol

«La scintilla è nata quando a Vienna ho conosciuto da vicino la realtà artigianale, il concetto di atelier. Il mio è un atelier itinerante dove moda, arte e musica creano uno spettacolo che da forma e vitalità agli abiti».
Un ritorno, quello del PiccoloAtelier, all’idea che l’abito debba essere unico, esclusivo, realizzato con tessuti e finiture di alta qualità e con un prezzo tra la griffe e il fast fashion. «Non ho mai amato troppo – afferma la stilista – i numerosi passaggi presenti dietro il capo che acquistiamo e anche grazie all’esperienza avuta come buyer, posso dire che si arriva a perdere l’anima e la poesia del progetto iniziale».

Per poter creare dei capi con un’identità forte c’è bisogno dei materiali migliori. Quelli che contraddistinguono la filosofia di PiccoloAtelier con tessuti esclusivamente made in Italy.

Ma qual è lo stile di Cristina Tajariol?
«Diciamo che in me e nei mie capi c’è il minimalismo di Giorgio Armani e la sartorialità di Ferrè». La particolarità di PiccoloAtelier sta nel proporre dei capi maschili declinati al femminile, quindi non possono mancare le camicie di seta.

«Quest’anno ho lavorato sulle linee e le forme mettendo in evidenza i punti vita, addolcendoli con delle cinture, dando importanza ai polsi e ai colli della camicie».

Guardando oltre i propri modelli pensanti per la donna la caratteristica oggi nella moda è non aver punti di riferimento: «Il segreto è abbinare stili differenti, avere una base di caos che possa trovare il proprio spazio, è su questo che si fonda il momento d’oro di Gucci grazie allo stilista Alessandro Michele. Quest’anno il cappotto lungo per la donna assieme al blu sono le tendenze».

Una creazione della stilista

Il nuovo concetto di prét-à-porter di Cristina, con il jersey e la felpa a dominare le sue collezioni nacque con una giacca da donna. E fu proprio una giacca, che suo padre indossava ogni giorno per lavoro ad affascinare la bambina Cristina a tal punto da ispirarla in seguito per la creazione delle giacche e dei cappotti di maglia prodotti, così come tutte le collezioni di PiccoloAtelier, nelle Marche.

La quarta edizione della sfilata evento di PiccoloAtelier partirà domenica 1 ottobre alla Mole Vanvitelliana di Ancona nella suggestiva sala dell’ex magazzino tabacchi e farà tappa il 7 ottobre a Trezzo sull’Adda (MI), dall’8 al 21 ottobre a Milano e il 13 ottobre a Rimini.

 

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