Ancona-Osimo

Invecchiamento in salute: in Piazza Roma ad Ancona check up gratuiti dell’Inrca

Giovedì 18 e venerdì 19 ottobre, medici e operatori dell’Inrca saranno a disposizione dei cittadini per valutazioni gratuite in favore della popolazione anziana

ANCONA – Check up fisici e screening cognitivi gratuiti a partire da oggi 18 ottobre (dalle 14.00 alle 18.00) fino a domani 19 ottobre (dalle 10.00 alle 18.00). E’ quanto prevede il Longevity Check Up, la due giorni promossa dall’Inrca, in occasione del suo 50 ennale di attività. Obiettivo promuovere un invecchiamento sano e un corretto e responsabile controllo della propria salute.

Anziani in ospedale

Un tema di grande attualità visto che la popolazione è sempre più vecchia. A dirlo sono i dati l’Istat (indicatori demografici per il 2017): il 19,1% della popolazione ha un’età compresa tra i 65 e gli 84 anni, mentre il 3,5% è over 85 anni. Insomma un quarto della popolazione italiana è rappresentato da anziani. Un quadro nel quale diviene sempre più importante la sensibilizzazione verso stili di vita sani e controlli periodici.

Ed è proprio per questo che l’Inrca ha promosso il Longevity Check Up.

Glicemia, colesterolo, pressione arteriosa, performance fisiche e mentali e rischio di fratture. Sono solo alcune delle valutazioni che i cittadini anconetani potranno ricevere. L’appuntamento è in Piazza Roma ad Ancona, dove un team di medici specialisti, nutrizionisti, psicologi, ricercatori e infermieri dell’Irccs Inrca saranno a disposizione dei cittadini  per informarli sui corretti stili di vita e per eseguire check-up e valutazioni.

Tra le valutazioni previste, quelle sui fattori di rischio cardiovascolare (glicemia, colesterolo, pressione arteriosa, vizio del fumo), sulla performance fisica (con misura della massa muscolare, e test di misura della forza della presa della mano e ‘chair stand’, ovvero la misura dei tempi che si impiegano ad alzarsi da una sedia entrambi indicatori del rischio di morte prematura) e sulla performance cognitiva (per valutare le abilità mentali di un individuo in funzione dell’età). I medici controlleranno anche l’eventuale rischio di fratture osteoporotiche e di fibrillazione atriale, la più comune aritmia legata al pericolo di ictus e quindi di declino cognitivo e disabilità. Prevista anche la valutazione dello stile alimentare e della composizione corporea per stabilire l’eventuale sovrappeso, normopeso o sottopeso.

Vecchiaia cure

Al termine del check up sarà rilasciata ai partecipanti una scheda in cui verranno riportati i risultati delle valutazioni insieme a una serie di consigli e raccomandazioni per un corretto stile di vita che è alla base di una longevità attiva e in buona salute. «Promuovere corretti stili di vita è fondamentale sia per ritardare la comparsa di malattie croniche, sia per prevenirne le complicanze nei pazienti che ne sono già affetti – spiega il Direttore Sanitario dell’Inrca Alberto Deales. Abbiamo voluto inserire questo check-up all’interno delle celebrazioni del cinquantenario Irccs Inrca per riaffermare ancora una volta il nostro ruolo di servizio a favore della popolazione anziana, non solo nella cura delle malattie ma anche nel favorire un invecchiamento attivo».

«L’individuazione precoce delle popolazioni a rischio di sviluppare deficit funzionali e cognitivi rappresenta un elemento essenziale– afferma il Direttore Scientifico dell’Inrca Fabrizia Lattanzio – Ad esempio, l’applicazione di protocolli specifici di esercizio fisico di intensità moderata (camminare per 150 minuti/settimana, esercizi per la forza, la flessibilità e l’equilibrio) in soggetti anziani sedentari a rischio è in grado di ridurre del 18% il rischio di disabilità maggiori e del 28% il rischio di disabilità persistenti. Sul piano cognitivo, la ricerca scientifica ha dimostrato che un intervento multidimensionale sugli stili di vita che includa dieta, esercizio fisico, training cognitivo e controllo dei fattori di rischio cardiovascolare è in grado di migliorare o mantenere la funzione cognitiva nella popolazione anziana generale. L’impegno dell’Istituto su questo fronte credo rappresenti una risorsa importante per un paese in cui la popolazione invecchia progressivamente ponendo la sfida della prevenzione della non autosufficienza».

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