Ancona-Osimo

Influenza, ondata di casi: le Marche tra le regioni più colpite

Più di 83mila costretti a restare letto, boom di accessi al Pronto Soccorso. Il report con il primario della Clinica di Infettivologia di Torrette Andrea Giacometti e il primario del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona, Aldo Salvi

Bambina a letto con influenza
Immagine di repertorio

ANCONA – Oltre 32mila casi stimati in una sola settimana nelle Marche, 9 pazienti con gravi complicazioni e 1 decesso (dall’inizio del periodo di sorveglianza). Quello che sembra quasi un bollettino di guerra in realtà è il Rapporto Influnet del 24 gennaio scorso.

Le Marche, con un’incidenza superiore rispetto alla media nazionale, sono tra le regioni più colpite in Italia.

Dall’inizio della stagione influenzale sono stati più di 83mila i marchigiani costretti a restare letto. Il picco influenzale è stato raggiunto proprio in questi giorni e, dopo una fase stabile, è atteso il tanto agognato declino.

Professor Andrea Giacometti, Direttore Clinica di Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona

«Quest’anno l’influenza è più aggressiva rispetto agli anni precedenti», sottolinea il primario della Clinica di Infettivologia dell’Ospedale di Torrette Andrea Giacometti che spiega anche come i casi più gravi, per i quali è stato necessario il ricovero in rianimazione, siano tutti affetti dal virus H1N1 (gli altri virus circolanti sono l’H3N2 e il B). «Le Marche sono la regione più colpita – prosegue il professor Giacometti – e in queste ultime settimane siamo ai vertici del contagio in Italia. Fortunatamente però sono rari i casi gravi che necessitano di ricovero».

Tra le cause di questa ondata, individuate dal primario, gli sbalzi termici con alternanza di freddo e temperature più miti, che stanno caratterizzando la stagione.

Il 66,6% delle persone con complicazioni in seguito all’influenza non era vaccinato e di questi il 37,5% è over 65 anni e quindi aveva diritto alla vaccinazione gratuita, mentre il 75% è affetto da patologie ad alto rischio di complicanze.

BOOM DI ACCESSI AL SALESI: +30%
La fascia maggiormente colpita dall’influenza è quella sotto i 4 anni di età con un’incidenza di 46,84 casi per 1000 assistiti contro i 28,29 della media nazionale. Un quadro confermato anche dagli accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Salesi di Ancona, cresciuti del 30%. «Due le forme influenzali che stanno interessando i bambini – spiega il primario Elisabetta Fabiani – quella respiratoria con febbre alta e tosse, e quella intestinale con vomito, diarrea e dolori addominali». Tra le buone prassi per limitare i contagi, indicate dalla dottoressa Fabiani, areare bene l’ambiente domestico, evitare temperature troppo elevate in casa in modo da limitare la differenza con l’esterno, non coprire eccessivamente i bambini, lavarsi spesso le mani e indossare la mascherina in caso di sintomi influenzali, un’attenzione che dovrebbero osservare soprattutto coloro che sono maggiormente a contatto con i più piccoli, come genitori, nonni e baby-sitter.

TORRETTE: +15% 
Agli adulti non è andata meglio: gli accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale di Torrette hanno infatti registrato un +15% rispetto alle settimane precedenti.

Aldo Salvi, primario Pronto Soccorso Ospedale regionale

Sono soprattutto gli anziani over 70 ad affollare le sale d’aspetto. «Le complicanze respiratorie quest’anno ci sembrano più importanti rispetto alle stagioni precedenti» spiega il primario del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Ancona, Aldo Salvi che evidenzia come la maggiore aggressività dei virus sia tra i primi responsabili di questa situazione, ovvero dei casi di polmoniti e insufficienza respiratoria che arrivano al Pronto Soccorso. Oltre a consigliare di sottoporsi alla vaccinazione, per evitare il contagio, il primario raccomanda ad adulti e anziani di evitare i luoghi affollati e gli sbalzi termici.

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