Ancona-Osimo

Loris Calcina (CiC/FBC): «Il Pd e le sue amnesie epidemiologiche»

In merito al documento sull'ambiente di Marco Luchetti (Pd), il candidato sindaco delle liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara denuncia «l’amnesia del Pd. Dove è finita l’indagine epidemiologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e Arpam, consegnata nel 2011 alla Giunta regionale, di cui Luchetti era assessore?»

Loris Calcina al microfono (foto acquisita dalla pagina Facebook di Falconara Bene Comune)
Loris Calcina al microfono (foto acquisita dalla pagina Facebook di Falconara Bene Comune)

FALCONARA MARITTIMA – Per Loris Calcina, candidato sindaco delle liste civiche Cittadini in Comune/Falconara Bene Comune e SiAmo Falconara, il Pd soffre di «amnesia». «Ho notato con sorpresa – spiega Calcina – che nel documento sull’ambiente del candidato sindaco del Partito Democratico, Marco Luchetti, la percentuale elevata delle patologie tumorali tra i falconaresi sembra essere emersa solo con i rapporti Arpam del 2012 e del 2017. Dove è andata a finire la nota epidemiologica che a giugno 2011 l’Arpam consegnò alla Giunta Regionale, di cui Luchetti era assessore?

Nota Epidemiologica che, nonostante già evidenziasse chiaramente la maggiore presenza di patologie tumorali a Falconara, la sua Giunta manipolò mediaticamente sostenendo che “I dati epidemiologici relativi all’area industriale di Falconara mediamente sono anche al di sotto di quelli relativi ad altri distretti industriali della Regione“. Dove è finita l’indagine epidemiologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e Arpam sulla popolazione di Falconara, consegnata a settembre 2011 alla Giunta regionale di cui Luchetti era assessore? Luchetti l’ha nuovamente dimenticata nel cassetto come già fece per due anni con la sua Giunta?».

Da sin. Egidio Borsini, segretario del Pd Falconara; Marco Luchetti, candidato sindaco Pd; Franco Federici, consigliere comunale Pd

Marco Luchetti, prendendo in esame i rapporti Arpam 2012 e 2017 che hanno svolto approfonditi studi epidemiologici, ha indicato alcuni interventi da attuare subito a Falconara. «Da questi rapporti emerge una percentuale elevata di patologie tumorali rispetto al resto del territorio – aveva detto Luchetti, presentando il documento sull’ambiente – ma anche di patologie di altra natura come alzheimer e malformazioni». Luchetti ha proposto, quindi, di «richiedere subito alla Regione l’attivazione di screening per la prevenzione di tutte le patologie neoplastiche rilevate in eccesso». Inoltre è necessario «verificare il funzionamento delle centraline di controllo dell’aria e la loro efficace localizzazione introducendo la modellizzazione degli inquinanti in atmosfera», ed è indispensabile «aprire un confronto con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dei Lavori pubblici e con la Regione per gli interventi necessari sul territorio in termini urbanistici, edilizi ed infrastrutturali». Importante anche affrontare il problema «dell’inquinamento marino e del suolo» e l’istituzione di una «Commissione di lavoro permanente per l’ambiente composta da Sindaco, capigruppo, Regione, Provincia, Arpam, Asur, Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, Vigili del fuoco, Cgil Cisl e Uil, ditte sottoposte ad Autorizzazione Integrata Ambientale (Api, Sea, Bufarini)». Il compito della Commissione sarà di «verificare e attuare tutti questi interventi».

Questi punti fanno parte del programma elettorale della coalizione di centrosinistra per le Comunali, ma Loris Calcina denuncia «l’amnesia del Pd» e chiede che «fine ha fatto l’Indagine Epidemiologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e Arpam sulla popolazione di Falconara, consegnata nel 2011 alla Giunta regionale, di cui Luchetti era assessore?». Calcina sottolinea che «bastano le parole del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a rammentare al candidato Luchetti che fine fece quell’Indagine: “L’indagine epidemiologica svolta dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano sul sito di Falconara Marittima non risulta essere stata inviata, né al Ministero, né all’Istituto superiore di sanità e non si è pertanto a conoscenza delle conclusioni emerse dall’indagine stessa” (5 novembre 2014 – seduta del Parlamento n. 325)».

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