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Barriere, consiglio comunale aperto a Falconara. Casini convoca i primi cittadini

Torna alla ribalta il tema delle «opere di risanamento acustico» per ridurre la rumorosità dei treni lungo la linea ferroviaria Adriatica. Il sindaco Stefania Signorini: «Sono orgogliosa di combattere al fianco dei cittadini». La vicepresidente della Regione annuncia un incontro per martedì 19 febbraio

Stazione di Falconara Marittima

FALCONARA MARITTIMA – I sindaci di alcuni comuni costieri delle Marche hanno accettato l’invito del sindaco di Falconara Stefania Signorini e parteciperanno domani (15 febbraio alle ore 17) al consiglio comunale aperto nella Sala Convegni del Castello, convocato per discutere del progetto di Rfi sulle barriere antirumore.

Stefania Signorini, sindaco di Falconara Marittima

«Proprio da Falconara – ricorda il sindaco Stefania Signorini – è partita la battaglia contro l’opera», progettata da Rete Ferroviaria Italiana per adeguarsi a quanto previsto dal decreto ministeriale Ambiente del 29 novembre 2000 in materia di inquinamento acustico. «Sono orgogliosa, come sindaco all’inizio del mandato, di portare avanti questa battaglia per il bene del nostro territorio al fianco dei cittadini – aggiunge – e con il supporto dei colleghi che condividono i motivi di contrarietà a questo progetto».

Il tema delle «opere di risanamento acustico» per ridurre la rumorosità dei treni lungo la linea ferroviaria Adriatica, interessa tutti i Comuni costieri della regione. Per questo all’assemblea civica di domani sono stati invitati i sindaci dei territori interessati dal progetto, che in particolare a Falconara toglierebbe la visibilità del mare separando l’abitato dalla spiaggia. Non solo. Per la Giunta Signorini, il progetto di Rfi «amplificherebbe l’inquinamento acustico provocato dal traffico lungo la Flaminia e peggiorerebbe la qualità dell’aria impedendo il ricircolo delle brezze marine, comporterebbe un deprezzamento degli immobili affacciati sul “muro” e affosserebbe le attività economiche».

Hanno dato conferma di partecipazione gli amministratori di Ancona, Fano, Mondolfo, Porto Sant’Elpidio, Porto Recanati, San Benedetto, Porto San Giorgio e Fermo. I sindaci di Pesaro e Montemarciano manderanno una lettera per sostenere i colleghi contrari all’opera, e il comune di Falconara è in attesa di altre adesioni. Nell’elenco degli invitati figura al primo posto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, insieme ai parlamentari eletti nella nostra regione, al governatore delle Marche Luca Ceriscioli e al presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, a tutti i consiglieri regionali, al presidente della Provincia Luigi Cerioni, ai rappresentanti di Anci e Legautonomie, ai presidenti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, ai portavoce del comitato “No al muro, sì al mare” di Falconara. Ferma la contrarietà alle barriere, di qualsiasi altezza, le proposte alternative per mitigare l’inquinamento acustico (messe nero su bianco nell’atto di indirizzo che il Consiglio comunale è chiamato domani ad approvare) prevedono l’arretramento o l’interramento della linea ferroviaria e, nel breve periodo, la sostituzione del materiale rotabile e dei treni con tipologie più moderne, in grado di ridurre la rumorosità, oltre alla revisione degli orari del passaggio dei convogli specie di notte, riducendo al minimo quello dei più rumorosi.

La battaglia contro l’opera di Rfi è partita da Falconara. Nel novembre scorso la Giunta falconarese, infatti, ha approvato un documento che formalizza il parere di non conformità urbanistica delle barriere e l’opposizione agli espropri per realizzarle e da quel momento si è attivata una mobilitazione anche dei cittadini, che hanno costituito un comitato appoggiando la contrarietà a quello che ormai tutti hanno ribattezzato “il muro sul mare”. È partita una petizione che in poco più di un mese ha raccolto oltre 6mila firme, sono stati organizzati banchetti informativi e una partecipatissima assemblea per spiegare alla città le «conseguenze devastanti delle barriere» per il paesaggio, l’ambiente e l’economica del territorio. Nel frattempo il primo cittadino falconarese ha condiviso le sue preoccupazioni con la collega anconetana Valeria Mancinelli e a gennaio, dopo una Giunta congiunta di Ancona e Falconara, i due sindaci hanno scritto a 21 Comuni costieri delle Marche, invitandoli a unirsi alla battaglia contro le barriere. La protesta si è poi diffusa in tutta la regione, con l’espressione di contrarietà di altri sindaci e la costituzione di comitati locali, alcuni dei quali hanno adottato lo stesso nome “No al muro, sì al mare” lanciato da Falconara.

L'assessore regionale Anna Casini
L’assessore regionale Anna Casini

Nel frattempo la vicepresidente della Regione Marche Anna Casini ha inviato, lo scorso 11 febbraio, una convocazione per affrontare, insieme ai Comuni, nel pomeriggio di martedì 19 febbraio, le questioni legate alla realizzazione delle barriere antirumore. Al tavolo di lavoro verrà stimolata «una discussione congiunta sulle problematiche del progetto di risanamento acustico, nell’ambito del procedimento amministrativo di accertamento della conformità urbanistica – anticipa Casini – Cercheremo di trovare soluzioni che bilancino il rispetto delle norme antirumore con l’esigenza di salvaguardare il paesaggio, per non impattare sulle opportunità turistiche e ambientale dei comuni costieri che ospitano il tracciato ferroviario della Bologna-Lecce. Rfi si è dichiarata disponibile a un confronto costruttivo e l’appuntamento del 19 sarà utile per valutare soluzioni e alternative. Stiamo seguendo con attenzione la questione e continueremo a farlo anche in sede tecnica». All’incontro parteciperanno Rfi, Arpam e i sindaci dei Comuni interessati.

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