Ancona-Osimo

Economia delle Marche e rilancio delle zone sismiche, 14 leader internazionali a Portonovo

Le Marche ripartono dal territorio e dalle sue eccellenze. Sono queste le strategie di Save the Apps, il progetto di valorizzazione delle aree montane colpite dal sisma, che punta ad evitarne lo spopolamento e a contrastare la fuga degli imprenditori dalle zone dell'entroterra

Un momento del Convegno di Portonovo

ANCONA – Nuove risorse umane, formazione tecnica, infrastrutture e un sistema bancario più vicino alle imprese. Sono queste le strategie delineate da Romano Prodi per superare la crisi economica. L’ex presidente del Consiglio dei Ministri ha partecipato al dibattito che si è aperto ieri all’Hotel La Fonte di Portonovo, con il convegno pubblico l‘Italia vista da Parigi e Berlino, durante il quale i due esperti di politica internazionale Marc Lazar e Daniel Gros hanno fornito il proprio sguardo sul ruolo dell’Italia all’interno dell’Unione Europea.

Una tre giorni promossa da Francesco Merloni, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Aristide Merloni, che si concluderà sabato 21 luglio. Obiettivo, raccogliere gli indirizzi sull’attività della Fondazione per il prossimo triennio.
Al convegno è seguita stamane una tavola rotonda a porte chiuse all’Hotel Fortino Napoleonico, alla quale hanno preso parte Enrico Letta, ex Presidente del Consiglio dei Ministri e attuale presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Merloni, lo stesso Romano Prodi e Ferruccio De Botoli, editorialista del Corriere della Sera.

Un momento di riflessione che ha coinvolto quattordici leader del panorama economico internazionale. Tra i nomi più illustri, anche Luigi Gubitosi di AlitaliaGiovanni Gorno Tempini presidente della Fondazione Fiera Milano e Andrea Gavosto della Fondazione Agnelli.

I relatori d’eccezione

Riguardo alla situazione delle Marche, istruzione tecnica e formazione, sono i punti chiave individuati da Romano Prodi, nella strategia di rilancio dell’economia regionale: «Se le Marche facessero questo in pochi anni potrebbero dare lezioni a tutti».

Una regione in pausa di riflessione, come ha spiegato Francesco Merloni, «le Marche non hanno seguito l’onda di sviluppo, che si è fermata al Rubicone». Una fase particolare dovuta al «problema del credito – ha incalzato Merloni – che con il crollo delle nostre banche, ha portato ad una situazione di stallo». Una situazione non irreversibile, come ha sottolineato il presidente della Fondazione Merloni, «abbiamo ancora tante possibilità». Basta con le lamentele, «diamoci una spinta», è il suo messaggio positivo per i marchigiani. Obiettivo: «tornare al decollo avuto da soli senza nessun aiuto dello Stato e che ci ha portato a un livello molto alto della nostra realtà», ha concluso.

Un focus particolare è stato posto sul tema del protezionismo, alla luce dei dazi e della guerra commerciale tra Washington e Pechino. «Abbiamo bisogno di un Europa più forte – ha detto Enrico Letta – per contrastare il protezionismo di Trump, occorre un’Europa che reagisca».

Nel frattempo le Marche reagiscono, e cercano di rilanciare le zone colpite dal sisma attraverso dei progetti che puntano  a fermare la fuga degli imprenditori dalle zone del cratere. Innovazione, tecnologia ed eccellenze del territorio. Sono queste le basi da cui ripartire. E proprio a questo scopo si è concretizzato Save the Apps – Apennines Discovery, un progetto il cui obiettivo è promuovere l’economia montana, attraverso la promozione dell’agroalimentare, del turismo e delle nuove tecnologie nelle coltivazioni.

https://www.facebook.com/FondazioneAristideMerloni/videos/904300116421021/

MarcheUmbria, Lazio e Abruzzo, le regioni interessate dall’iniziativa promossa dalla Fondazione Aristide Merloni in partnership con la Fondazione Vodafone Italia e Amazon. Centoquarantuno i produttori che hanno già aderito al progetto, dei quali sessantasette sono marchigiani. Un sito web e un’applicazione per smartphone, al momento con tecnologia Android, nell’attesa che arrivi il via libera anche dalla Apple per l’applicazione IOS.

Un progetto concreto elaborato da privati che si sono rimboccati le maniche per dare il loro contributo ed evitare lo spopolamento delle aree appenniniche, ha spiegato Enrico Letta. Una serie di iniziative che prevedono tra le altre anche il tema della salute per aiutare attraverso l’Help Point messo in piedi a San Ginesio, la popolazione anziana che si trova a vivere lontano dagli ospedali fornendo un servizio di telemedicina, e poi il progetto sulle vacche nutrici per il ripopolamento dei vitelli nell’Appennino.

Tre le linee strategiche elaborate:

  • Apennines Food Ranking, un un marketplace di prodotti tipici marchigiani in collaborazione con Amazon per rilanciare il settore agroalimentare. Formaggi, salumi, olio e confetture le eccellenze del made in Marche che saranno promosse in Italia, con l’obiettivo di aprire nel futuro anche ai mercati esteri;
  • Camminatori dello Spirito, un progetto che prevede la messa in rete dei luoghi religiosi  (eremi, abazie e chiese) attraverso l’implementazione delle infrastrutture software e di digital database, in modo da creare percorsi guidati destinati ai turisti;
  • Food Hazelnuts of Apennines, una collaborazione con Ferrero e Università Politecnica delle Marche, per sperimentare coltivazioni di precisione biologiche, in alcuni terreni selezionati e individuati nella zona di San Ginesio. Inizialmente il progetto riguarderà la coltivazione di nocciole francescane, ma successivamente sarà esteso anche alle castagne e ai frutti di bosco.

    «Entro fine anno dovrebbero unirsi altri 3200 produttori», ha sottolineato Gianmario Spacca, vice presidente della Fondazione Aristide Merloni.

L’altro progetto elaborato dalla Fondazione, il Fabriano Annual Meeting Unesco 2019, il cui obiettivo è ridare impulso alla cittadina dell’entroterra marchigiano, per segnarne la ripresa non solo economica ma anche culturale e artistica. Un progetto che partirà nel giugno 2019,

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