Ancona-Osimo

Sequestrata cocaina per l’Ancona bene. Avrebbe fruttato 100 mila euro

L'arrestato è un albanese di 34 anni, clandestino, che i poliziotti della squadra mobile del capoluogo dorico hanno tenuto nel mirino per oltre un mese

La droga sequestrata al 34enne albanese

ANCONA – Era da tempo nel mirino della polizia per lo spaccio di droga destinata al mercato dorico. A finire in manette un albanese di 34 anni, E. B., clandestino. Trovata cocaina in cristalli del peso di 2 etti e mezzo: una volta tagliata avrebbe reso oltre un chilo e avrebbe fruttato sul mercato 100 mila euro. Le indagini svolte dalla squadra mobile di Ancona.

Ieri sera, domenica 16 settembre, il blitz dopo un mese di pedinamenti e appostamenti. Gli agenti lo hanno aspettato al varco provando a sbarrargli la strada mentre viaggiava a bordo della sua Peugeot 308 a velocità sostenuta. L’uomo però non si ferma all’Alt. Inizia la fuga ad una velocità sostenuta che arriva anche ai 150 km/h. La corsa finirà al casello di Ancona Nord con l’arresto.

Da una prima perquisizione eseguita a bordo strada, gli agenti hanno trovato nascosta all’interno della plancia dell’autoradio dell’auto, un barattolo di gomme da masticare con all’interno 36 involucri termosaldati contenenti ciascuno dosi da un grammo di cocaina già pronta per essere immessa sul mercato a 100 euro al grammo. Nel giardino della villetta dell’uomo, all’interno di un tombino del gas erano stati nascosti 2 grossi pezzi di cocaina in cristalli del peso di 2 etti e mezzo. Una volta ridotta in polvere e tagliata (allungata con prodotti come la mannite) avrebbe fruttato sul mercato circa 100 mila euro.

All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti oltre 500 euro provenienti dell’attività di spaccio e attrezzatura per la preparazione della cocaina. Rivenuti e sequestrati anche alcuni biglietti manoscritti con pesi, cifre e soprannomi che testimoniano agli inquirenti una fruttuosa attività delinquenziale diramata su più fronti.

Dopo essere stato accompagnato in Questura il 43enne è stato portato al carcere di Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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