Ancona-Osimo

Collegamenti aerei Falconara-Cina, Confartigianato: «Una grande opportunità»

Marco Pierpaoli, segretario generale dell'associazione di categoria zona Ancona - Pesaro e Urbino, esprime la propria soddisfazione per l’accordo bilaterale tra palazzo Raffaello ed il tour operator di Stato Cits, che prevederà il collegamento tra Shanghai e Shenzhen e il Sanzio

L'aeroporto di Falconara
L'aeroporto di Falconara

ANCONA – Una grande opportunità per lo sviluppo turistico e del sistema produttivo delle Marche e dell’Italia centrale, ma anche di crescita della infrastruttura che in questo modo potrà puntare anche ad altre rotte portando le Marche e l’Italia centrale ad essere collegata sempre meglio con l’Europa e con il mondo.
Marco Pierpaoli, segretario generale di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, esprime la propria soddisfazione per l’accordo bilaterale tra palazzo Raffaello ed il tour operator di Stato Cits, che prevederà il collegamento tra la Cina (Shanghai e Shenzhen) e l’Aeroporto di Falconara. Ancona e le Marche diventeranno così l’ingresso privilegiato in Italia del turismo cinese grazie a tre voli settimanali diretti.

«Già oggi tanti voli charter – afferma Pierpaoli – permettono, con partenza da Falconara, di raggiungere i Paesi americani, asiatici, dell’Europa dell’est e del golfo arabo. E da giugno l’aeroporto delle Marche guarderà anche ad est: ripartono anche la prossima estate i voli diretti a Kiev, Kaunas e Riga. I voli diretti settimanali saranno operativi in collaborazione con uno dei maggiori tour operator attivo sui mercati dell’Est Europa, TEZ Tour. I collegamenti con Ucraina, Lettonia e Lituania, avviati a giugno 2018, sono stati resi possibili grazie alla sinergia aeroporto delle Marche-Regione Marche, che hanno messo in atto attività turistiche volte alla promozione e valorizzazione della Regione sui mercati esteri. Un sistema di collegamenti diretti e stabili potrà permettere di far crescere anche il nostro sistema produttivo e manifatturiero fatto di tantissime eccellenze, in tutto il mondo. Le vie di comunicazione sono fondamentali e potranno trarne beneficio ed opportunità non solo i territori a forte vocazione turistica  ma anche il sistema manifatturiero e delle eccellenze enogastronomiche».

Le Marche potranno contare, spiega la Confartigianato, su circa 30mila arrivi di turisti cinesi e quasi 300mila presenze l’anno. Questi numeri potranno consentire un volume di circa 30 milioni di euro, a cui si aggiungono quelli dell’indotto, generato ad esempio dagli acquisti del made in Italy, compresi quelli del sistema moda molto ricercati quindi un incremento delle prospettive di interscambio commerciale con la Cina anche per le piccole e medie imprese. «Una grande opportunità – conclude Pierpaoli – per valorizzare le potenzialità delle Marche e rilanciare l’economia del territorio oggi in difficoltà, che si sta riposizionando sempre di più sul terziario e sul turismo. Il tema delle infrastrutture è particolarmente sensibile per la nostra regione. Questa con la Cina è una grande opportunità ma dobbiamo anche tenere in considerazione la necessità inprescindibile dei collegamenti nazionali».

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