Ancona-Osimo

CampusWorld: stage all’estero in 53 Paesi. L’83% ha trovato lavoro

Continua a crescere il progetto ideato dall'Univpm che offre l’opportunità a laureandi e neolaureati di effettuare tirocini di formazione all’estero. Longhi: «È sempre più centrale il rafforzamento della mobilità internazionale per migliorare le competenze e le abilità degli studenti»

CampusWorld

ANCONA – Lo scorso anno sono partiti per le diverse mete in tutto il mondo 216 laureandi e neo-laureati Univpm: 86 tramite il Progetto CampusWorld e 130 con Erasmus Traineeships. L’83% di chi è partito con CampusWorld ha trovato lavoro.

Continua a crescere di anno in anno il progetto CampusWorld, nato nel 2005, ideato e promosso dall’Università Politecnica delle Marche, che offre l’opportunità a studenti, laureandi e neolaureati dell’Ateneo di effettuare tirocini di formazione e di orientamento all’estero. Il progetto nato in collaborazione con la Camera di Commercio di Ancona e con la partecipazione dell’Ubi Banca, quest’anno ha un partner in più: la Banca del Piceno che offrirà tirocini all’estero a favore di laureati della facoltà di Economia “G. Fuà” della sede di San Benedetto del Tronto.

Presentazione del report 2017 del progetto CampusWorld

«Per l’Univpm è sempre più centrale il rafforzamento della mobilità internazionale – dichiara Sauro Longhi, rettore dell’Università Politecnica delle Marche – per la formazione degli studenti e per migliorare le loro competenze e abilità. Con CampusWorld offriamo un’esperienza internazionale utilissima per trovare un lavoro adeguato al titolo di studio acquisito. Abbiamo bisogno di tanti giovani capaci di comprendere i bisogni del proprio territorio legandoli agli sviluppi internazionali. Anche per questo abbiamo potenziato i corsi in lingua inglese per attirare studenti esteri e potenziare la visione internazionale della nostra università».

Di anno in anno aumenta il numero dei Paesi coinvolti, dal 2005 ad oggi si possono fare esperienze formative, da 2 a 6 mesi, in 53 Paesi diversi. I significativi risultati del Progetto CampusWorld già raggiunti nelle precedenti edizioni sono stati confermati anche nel 2017. «Sono partiti per le diverse mete in tutto il mondo  – spiega Gian Luca Gregori, pro-Rettore dell’Univpm e coordinatore del Progetto CampusWorld – 216 laureandi e neo-laureati. Di questi il 3% proviene da Agraria, il 31% da Economia, il 37% da Ingegneria, il 10% da Medicina e il 19% da Scienze. L’83% di chi è partito con CampusWorld ha trovato lavoro entro un anno dal progetto (l’88% di questi entro 6 mesi). Il 79% ha trovato occupazione in Italia, il resto all’estero (il 67% nelle Marche, il 33% in altre regioni)». Il dato sullo stato occupazionale riguarda i 76 ragazzi che hanno risposto al questionario sul totale degli 86 che sono partiti. Alla domanda “quanto ti senti soddisfatto da questa esperienza?” il 65% ha dichiarato “moltissimo” e il 35% “molto.

Alcuni studenti che hanno effettuato stage all’estero

Tra i 216 laureandi e neo-laureati Univpm, Davide Consoli ha effettuato uno stage presso CCIAA Budapest Ungheria; Nicola Natalucci presso UBI Casablanca Marocco; Federica Romani presso Konosko GroupCina; Mariol Llupo presso AV62 Arquitectos SL Spagna; Lucrezia Savini presso Columbia University Medical Center  USA; Frascarelli Giulia presso University of California, Davis USA. «Campus World è uno dei progetti che da sempre ci sta più a cuore – dichiara Giorgio Cataldi, Presidente Camera di Commercio Ancona – per il suo coniugare due aspetti strategici per il nostro Ente quali appunto la formazione e la valorizzazione del sapere dei nostri studenti, l’apertura ai mercati esteri delle nostre economie anche attraverso questi giovani e preparati “testimonial».

«UBI Banca da oltre un decennio affianca l’università Politecnica delle Marche nel progetto CampusWorld – commenta Andrea Prandini, responsabile della direzione territoriale UBI Banca di Ancona – offrendo agli studenti, oltre a un contributo economico, anche la possibilità di frequentare stage formativi nelle sue sedi di corrispondenza sparse in tutto il mondo». «L’obiettivo è che le future generazioni allarghino i propri orizzonti – dichiara Aldo Mattioli, Presidente Banca del Piceno – e la speranza è che in parte il bagaglio di competenze acquisite abbia poi una ricaduta positiva all’interno del nostro territorio».

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