Ancona-Osimo

Bomba vicino ai binari, arrivano gli artificieri

Un ordigno bellico è stato trovato ieri lungo la ferrovia di Ancona, nel tratto che precede la stazione marittima, parallelo a via Marconi, nel quartiere degli Archi. Solo questa mattina alle 13 si appresa la notizia non divulgata dalle autorità preposte. Erano in corso degli scavi quando è spuntato l'involucro. Foresi: «Per ora non ci saranno evacuazioni»

Il luogo del ritrovamento della bomba
Il luogo del ritrovamento della bomba ad Ancona

ANCONA – Scavano per i lavori alla ferrovia e spunta un ordigno bellico della seconda guerra mondiale. Il ritrovamento risale a ieri (17 ottobre), attorno alle 13, ma solo nella tarda mattinata di oggi si è appresa la notizia, non divulgata da nessuna delle autorità preposte. La bomba, lunga 70 centimetri e con un diametro di 20 centimetri, è un ordigno inglese, aereo, del peso di 250 libbre. È stata rinvenuta nell’area “scambietti”, prima della stazione marittima, lungo il tratto ferroviario non transitato dai viaggiatori e che costeggia gli Archi, su via Marconi, a lato del parcheggio sotto il by-pass, molto vicino ad un gruppo di case abitate. Da ieri mattina l’ordigno è stato presidiato dalla polizia ferroviaria.

Avvisata la Prefettura, la Protezione civile e l’esercito che ha inviato sul posto gli artificieri. Sul posto anche una ambulanza della Croce Rossa. Fino all’ora di pranzo si stava valutando se l’ordigno dovrà essere rimosso e fatto brillare altrove o se se farlo brillare in loco. La pericolosità, stando alle prime notizie, si estenderebbe per il raggio di un chilometro. Attorno alle 14 è stata convocata una riunione in Prefettura alla quale hanno partecipato tutte le autorità competenti e anche i vigili del fuoco. Non è stato chiarito ancora se si procederà ad una eventuale evacuazione dei residenti e delle attività limitrofe.

L’ordigno è stato messo in sicurezza, sottoterra e coperto. Attorno alle 17 la Prefettura ha diramato un comunicato stampa per avvisare, dopo oltre 24 ore, del ritrovamento. «Nella mattinata odierna – riporta la nota – si è svolto un sopralluogo alla presenza di rappresentanti del genio Ferrovieri dell’esercito Italiano dal quale è emerso che si tratta di una bomba aerea. Si è provveduto immediatamente alla messa in sicurezza dell’ordigno e a circoscrivere l’area di interdizione. Gli enti competenti sono fin d’ora impegnati nella predisposizione degli interventi di competenza per la bonifica, la cui tempistica sarà resa nota non appena definiti gli aspetti tecnici dell’intervento».

In serata l’assessore alla sicurezza Stefano Foresi ha chiarito che non si procederà ad evacuare la popolazione. «Per ora non c’è bisogno – spiega l’assessore – gli artificieri, dopo il sopralluogo di oggi, si sono presi del tempo per studiare come procedere. Solo dopo il loro parere vedremo come e se evacuare i residenti. Al momento l’ordigno è in sicurezza, coperto sotto circa 40 metri cubi di terra. Non ci sono pericoli per la popolazione».

La Polfer presidia l'ordigno, sotterrato e protetto in uno scavo delimitato dalle reti
La Polfer presidia l’ordigno, sotterrato e protetto in uno scavo delimitato dalle reti

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