Ancona-Osimo

Anpas Marche, dal 9 luglio ambulanze ferme. I Sindaci avranno in carico i mezzi di soccorso

Nonostante un accordo raggiunto mesi fa, le 45 associazioni di volontariato Anpas Marche hanno preso questa decisione perché «la parte pubblica, e Asur in particolare, hanno disatteso tutti gli impegni assunti, ignorando completamente l’accordo firmato»

ANCONA – Dal 9 luglio le 45 associazioni Anpas delle Marche non erogheranno più servizi di trasporto sanitario per conto dell’Asur, incluso il servizio di emergenza-urgenza del 118. In quella data inoltre, riconsegneranno le chiavi dei loro mezzi ai Sindaci dei propri comuni. È questa la scelta che le associazioni hanno preso, dopo una riunione a Sirolo, e la decisione è già stata comunicata formalmente ai vertici della Sanità regionale.

«Dopo mesi di confronto serrato con Asur e Regione Marche – scrive in una nota l’Anpas Marche – le organizzazioni di volontariato Anpas sono costrette a comunicare definitivamente che le numerose criticità irrisolte interessanti il sistema del trasporto sanitario (in regime di emergenza e non) non consentono loro di continuare a garantire i servizi di trasporto, costringendole a consegnare le chiavi dei propri mezzi ai Sindaci dei Comuni dove si trovano le sedi. Nonostante il raggiungimento di un formale e dettagliato accordo tra le parti, sottoscritto il 9 marzo 2018 a seguito di pregresse azioni di protesta, a distanza di quasi quattro mesi si deve purtroppo rilevare che la parte pubblica, e Asur in particolare, hanno disatteso tutti gli impegni assunti ignorando completamente l’accordo firmato, in merito al quale Anpas Marche ha invece onorato integralmente i propri impegni.

Pur stigmatizzando la scorretta condotta dei soggetti, tutti di altissimo livello, intervenuti nella firma del suddetto accordo, Anpas Marche ha tentato strenuamente ogni possibile mediazione per giungere a condizioni di garanzia in merito ai pagamenti attesi fin dal 2013 e a criteri di rimborso dei costi futuri rispondenti ai pronunciamenti di Anac e UE, ed idonei a consentire la sopravvivenza delle 45 associazioni aderenti. Dopo mesi di inutili incontri e a fronte di gravissime criticità amministrative rilevate, oltre che della palese assenza di qualunque concreta volontà da parte di Asur e Regione Marche di rispettare gli impegni assunti e di riportare alla normalità un sistema di fondamentale importanza per i cittadini marchigiani, occorre osservare anche lo svilupparsi di deprecabili azioni ritorsive nei confronti delle associazioni Anpas sul piano amministrativo e operativo, in un contesto ormai privo di ogni razionale principio di gestione.

Dispiace prendere atto del fallimento del pur apprezzabile tentativo di coordinamento del Dott. Fabio Sturani, in rappresentanza della Presidenza Regionale (con delega alla Sanità) che palesa l’esistenza di dinamiche gestionali clamorosamente fuori controllo in cui neppure il governo regionale, pur apparentemente volendolo, riesce a porre vincoli e indirizzi». A fronte di tale situazione, le 45 associazioni hanno deciso in «via definitiva ed irrevocabile di continuare la propria attività per un tempo limitato, arrivando a consegnare le chiavi dei loro mezzi ai Sindaci dei propri comuni il 9 luglio, con una manifestazione generale nell’intera regione, e interrompendo contestualmente ogni loro attività a favore di Asur Marche e Regione Marche».

 

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