Ancona-Osimo

Ruba portafoglio con dentro 10 euro e rischia una condanna a 9 anni per rapina

La maxi pena, chiesta dal pm, è stata poi ridotta dal collegio dei giudici dove questa mattina un 22enne residente a Fabriano è stato condannato a 4 anni e 11 mesi. Il giovane a febbraio aveva minacciato un coetaneo con un coltello per farsi dare il portamonete

Il tribunale di Ancona

ANCONA – Rapina un coetaneo, armato di coltello e con il cappuccio in testa, e rischia una condanna a 9 anni e due mesi per il furto di un portafoglio dove dentro c’erano 10 euro. Questa la maxi pena chiesta dal pm Serena Bizzarri al collegio dei giudici del tribunale dorico dove questa mattina un 22enne marocchino è stato poi condannato a 4 anni e 11 mesi. L’africano, che risiede a Fabriano, era finito a processo accusato di aver rapinato un italiano il 12 febbraio scorso, in una via centrale della città della carta. «Stai zitto non urlare», avrebbe intimato il 22enne facendosi poi consegnare il portafoglio sotto la minaccia di un coltello. Il giovane rapinatore si era poi allontanato raggiungendo la propria casa dove aveva tolto i soldi e fatto a pezzi i documenti della vittima buttandoli nel water. In pochi secondi si era rimesso a letto per sfuggire ad eventuali controlli.

I carabinieri, che da giorni stavano monitorando il centro cittadino a causa di alcuni furti che stavano avvenendo ai danni di alcune abitazioni, lo avevano subito rintracciato. La vittima infatti, dopo la rapina, aveva chiamato il 112, per segnalare l’accaduto e i militari erano arrivati subito al marocchino perché già noto alle forze dell’ordine. Entrati in casa sono stati ritrovati i 10 euro e anche i documenti del rapinato che ancora galleggiavano nella tazza del water. Il 22enne, difeso dall’avvocato Ruggero Benvenuto, era stato arrestato e ora resterà in carcere. La contestazione delle aggravanti del coltello e di un passamontagna che avrebbe indossato per rapinare la vittima sono poi cadute in sede di condanna. Questo ha determinato una pena minore. Probabile il ricorso in appello.

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