Ancona-Osimo

Stop al raddoppio della SS16, Cna: «Restare uniti per trovare una soluzione»

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha bloccato per la seconda volta il progetto dell'Anas. I problemi sollevati riguarderebbero in particolare le gallerie Orciani e Barcaglione

Il ministro Delrio ad Ancona lo scorso febbraio per la firma del protocollo d’intesa sui grandi interventi per la riqualificazione urbana
Il ministro Delrio ad Ancona lo scorso febbraio per la firma del protocollo d’intesa sui grandi interventi per la riqualificazione urbana

ANCONA- Nuovo stop per il raddoppio a quattro corsie della variante 16 nel tratto Torrette-Falconara. Nei giorni scorsi, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha bloccato per la seconda volta il progetto dell’Anas in quanto gli approfondimenti presentati dall’ente nazionale per le strade non sarebbero stati ritenuti sufficienti. Si tratta del raddoppio di poco più di 7 km di strada alla quale dovrebbe poi allacciarsi il collegamento viario porto –A14, ma il progetto alternativo all’Uscita Ovest è ancora da studiare. I problemi sollevati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici riguarderebbero in particolare le due gallerie, Orciani e Barcaglione, in quanto di dimensioni ridotte rispetto alle attuali norme. Se dovessero essere ampliate, i 233 milioni di euro per realizzare l’opera potrebbero non essere più sufficienti. Dunque, tutto da rifare. I tempi si allungano e l’incertezza aumenta. Il Ministro Delrio, ad Ancona a febbraio e ad ottobre dello scorso anno per firmare gli accordi sulle grandi opere, aveva annunciato che Anas avrebbe realizzato il raddoppio della SS16 appaltando i lavori nel 2017.

La Cna Ancona e Cna Fita invitano alla calma dopo il rinvio del progetto. «I tecnici di Anas e Comune devono continuare il lavoro per riprogettare la nuova viabilità che collegherà il porto con l’A14. Tutte le forze politiche e socio-economiche devono invece rimanere compatte sulla soluzione individuata per non perdere i fondi e soprattutto la certezza che questa sia la “strada giusta” – affermano-. Abbiamo perso molto tempo alla ricerca di una viabilità che permettesse alla molteplicità di mezzi pesanti di uscire dal porto agevolmente, evitando ritardi che incidono sui costi delle aziende e soprattutto cercando di limitare al massimo l’inquinamento da polveri e il disagio alla città. Il raddoppio della statale Adriatica, unitamente alla nuova organizzazione della viabilità in uscita dal porto, è a giudizio di tutta la Cna un obiettivo da perseguire da parte di tutte le forze politiche e sociali senza tentennamenti, andando avanti anche in questo momento difficile. Abbiamo atteso 30 anni e non ci illudevamo che potesse essere una strada breve e semplice quella che oggi si prospetta di fronte a noi. Le risorse stanziate devono e possono rimanere su questo progetto a condizione che vi sia una città e una regione unita su questa importante infrastruttura».

«Lo stop alla riprogettazione è sicuramente una doccia fredda ma non dobbiamo assolutamente sfaldare il fronte unitario che ha portato fin qui- commentano Andrea Cantori e Fausto Bianchelli, rispettivamente segretario Cna di Ancona e segretario Cna Fita –. La paura di perdere risorse ci deve spingere a restare uniti e a chiedere il tempo necessario per riavviare le attività, sciogliendo il nodo sulle gallerie, facendo sentire alle amministrazioni di Ancona e Falconara che le categorie produttive sono al loro fianco per offrire sostegno, se necessario e sarà richiesto, nelle battaglie che si dovranno far»e per far pressione sul ministero».

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