Ancona-Osimo

Allo Sperimentale “Songs for Viola and Piano” con Danusha Waskiewicz e Andrea Rebaudengo

Nuovo appuntamento al teatro Sperimentale della stagione concertistica 2017/2018, organizzata dalla Società Amici della Musica Guido Michelli. Domenica 26 novembre, alle 17.30, Danusha Waskiewicz e Andrea Rebaudengo suoneranno brani di Schumann, Ravel e Brahms

Andrea Rebaudengo e Danusha Waskiewicz

ANCONA – “Songs for Viola and Piano” è il prossimo concerto organizzato dalla Società Amici della Musica Guido Michelli e andrà in scena al teatro Sperimentale domenica 26 novembre alle ore 17.30. Protagonisti Danusha Waskiewicz (viola) e Andrea Rebaudengo (pianoforte) che suoneranno brani di Schumann, Ravel, Brahms, Wolf, Marzocchi, Sibelius, Fauré.

«Secondo la grande cantante Elisabeth Schwarzkopf – dichiara Guido Barbieri (direttore artistico degli Amici della Musica), nelle note introduttive al programma – un lied è un’opera in miniatura. Si tratta, è vero, di una canzone, ma all’interno di questa canzone c’è una vera e propria storia, con una sua, seppur breve, trama; e l’interprete deve narrare questa trama, dall’inizio alla fine. Per questo, mentre si canta, ci si deve sentire come dentro un minuscolo teatro, con un solo spettatore seduto in platea. Ma che cosa succede quando al canto si sottrae la parola e il suono della voce umana viene sostituito da quello, sia pure ad essa molto vicino, di uno strumento solista come la viola? I due grandi interpreti, Danusha Waskiewicz, violista prediletta da Claudio Abbado, e l’eclettico pianista Andrea Rabudengo, guideranno il pubblico nell’esplorazione di questo “teatro senza parole”».

L’arte di Danusha Waskiewicz è stata influenzata dai più grandi musicisti. È stata allieva della professoressa Tabea Zimmermann e, sotto la direzione di Claudio Abbado, ha fatto parte dell’orchestra giovanile “Gustav Mahler”. È stata membro della Filarmonica di Berlino dal 1999, dall’anno 2004 ha assunto il ruolo di Prima Viola nell’Orchestra Mozart e dal 2010 è parte dell’Orchestra Lucerne Festival. Ha inciso sotto la direzione di Claudio Abbado la Sinfonia Concertante di W. A. Mozart con il violinista Giuliano Carmignola per la casa discografica Deutsche Grammophon. Nell´anno 2008 ha inciso i Concerti Brandenburghesi per la casa discografica “Euro Arts”. Come solista ha registrato il Concerto per viola e orchestra di Béla Bartók e ha eseguito una prima del giovane compositore Cristian Carrara durante il “Mittelfest” nell’estate del 2016. Col suo pianista Andrea Rebaudengo ha inciso il CD “Songs for Viola and Piano”, pubblicato nel marzo 2017 dalla casa discografica “Decca”. Ha eseguito con Isabelle Faust e Mario Brunello le Variazioni Goldberg di J. S. Bach sulle dolomiti a 2400 metri di altezza; gli stessi artisti hanno poi collaborato nell´esecuzione del meraviglioso brano Der Tod und das Mädchen di F. Schubert.

Andrea Rebaudengo è nato a Pesaro nel 1972 e ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, gli Amici della Musica di Padova, Musica Insieme di Bologna, il Ravenna Festival. Il suo repertorio spazia da Bach ai giorni nostri, con una particolare predilezione per la musica scritta negli ultimi cento anni, e viene spesso invitato in progetti che lo coinvolgono anche come improvvisatore. È il pianista dell’ensemble Sentieri Selvaggi con il quale si è esibito all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, al Teatro alla Scala di Milano, alla “Bang-on-a-can Marathon” di New York, al Dom di Mosca, al Sacrum Profanum di Cracovia, al Festival MiTo, al Festival della Letteratura di Mantova, all’Accademia Filarmonica Romana, alla Biennale di Venezia. È il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia e dell’Ensemble Kaleido. Con Klaidi Sahatci e Sandro Laffranchini ha fondato l’Altus Trio, che ha debuttato nel 2010 al Teatro alla Scala di Milano.

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