Ancona-Osimo

Addio antenna selvaggia, a Falconara arriva il regolamento per la localizzazione degli impianti radioelettrici

Previste a gennaio assemblee pubbliche illustrative rivolte ai cittadini, dopodiché il regolamento sarà sottoposto alla discussione e al voto del Consiglio comunale. L’obiettivo principale dell’amministrazione è tutelare la salute pubblica

falconara

FALCONARA MARITTIMA – Con una serie di assemblee, a gennaio sarà presentato ai cittadini il nuovo “Regolamento comunale per la localizzazione degli impianti radioelettrici”, predisposto dal Comune per stabilire in quali aree del territorio falconarese potranno essere installate nuove antenne. La stesura finale è frutto di un lavoro ampiamente sostenuto dalla stragrande maggioranza dei consiglieri, di maggioranza e opposizione, presenti nelle Commissioni Ambiente e Urbanistica. Il tutto è stato preceduto da una serie di incontri con le associazioni del territorio, come previsto dalla legge. Per la predisposizione del regolamento il Comune si è avvalso di una delle società italiane più importanti di ingegneria ambientale, la “Sinpro srl –Rete di Ingegneria Italiana”.

Questo importante regolamento sarà lo strumento con il quale l’Amministrazione potrà indirizzare il collocamento di nuovi insediamenti ed esercitare un controllo costante sull’attività dei gestori telefonici, che altrimenti, vista la normativa nazionale vigente, potrebbero collocare gli impianti solo sulla base delle loro esigenze, avvalendosi eventualmente anche di aree private. L’obiettivo principale dell’amministrazione è infatti quello di tutelare la salute pubblica, «garantendo la corretta e più appropriata applicazione del principio di precauzione, che prevede la minimizzazione della esposizione della popolazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici», spiega il Comune.

«In questo regolamento – scrive in una nota il Comune – sono previsti limiti e prescrizioni che non solo tutelano primariamente la salute pubblica, ma anche l’ambiente, il paesaggio e salvaguardano zone o siti di particolare interesse pubblico, socio sanitario, storico architettonico, artistico e culturale, nonché zone a prevalente destinazione residenziale o di pubblico sviluppo futuro. Le aree individuate sono di proprietà pubblica e sono distribuite su tutto il territorio. Sono state scelte per garantire la duplice esigenza di copertura del servizio laddove c’è la più alta necessità di traffico e, al tempo stesso, di tutela dei siti sensibili dove si concentra maggiormente la presenza di persone». Il Regolamento prevede, inoltre, precise indicazioni sulla «tipologia di alcune strutture. Ad esempio è incentivata la condivisione degli impianti, perché contribuisce ad arginare il deprecabile fenomeno della proliferazione selvaggia e incontrollata degli stessi». Una volta effettuate le assemblee pubbliche, il regolamento sarà sottoposto alla discussione e al voto del Consiglio comunale, così da renderlo operativo quanto prima.

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